Si è appena concluso l’allegro e colorato carnevale, c’è un modo per far durare i divertimenti di questa festività tanto amata tutto l’anno? Ebbene si, per farlo dobbiamo ringraziare il gioco simbolico!

Quale periodo migliore per parlare dell’utilità del gioco simbolico se non nelle vicinanze del carnevale, che del gioco simbolico ne è il più grande rappresentante!

Durante questo periodo i bambini danno libero sfogo ai loro desideri più profondi e finalmente si possono trasformare nei loro personaggi più amati. Io, personalmente, adoro questa festa, ma con l’articolo di oggi vorrei farvi riflettere sulla valenza educativa del travestimento in se per se e, soprattutto, su come poter organizzare in casa un angolo appositamente strutturato per questa attività.

Partendo dal presupposto che il carnevale, inteso come momento di travestimento e trasformazione, nasconde aspetti altamente educativi e funzionali allo sviluppo emotivo e della creazione dell’identità del bambino, perché non far si che ogni giorno possa essere carnevale?

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Perché non creare in casa l’angolo dei travestimenti? materiali di gioco

Innanzi tutto per dare una valenza educativa al travestimento è meglio utilizzare vestiti di ogni tipo, genere, grandezza e forma. Non pensate, quindi, che se avete figlie femmine sia meglio mettere gonne, abiti, veli e nient’altro. Può darsi che, per un giorno, vostra figlia voglia diventare come il papà oppure un mago o un coraggioso cavaliere (già perché purtroppo le bambine di oggi mica la conoscono Lady Oscar e se vogliono essere coraggiose combattenti son costrette a fare i cavalieri!). Detto questo, quindi, vi consiglio di mettere anche abiti maschili o stoffe di colori più scuri, rispetto al classico rosa, viola, ecc.

Questo discorso, fatto per i genitori delle bimbe, vale anche per i maschietti, per cui, se vogliamo dare libero sfogo all’immaginazione e alla fantasia mettiamo di tutto dentro alla cesta del nostro “carnevale”. Un consiglio: non fatevi mancare un grembiule da cucina che, inflazionati dai programmi tv (questa volta lo dico in tono positivo!), ora tutti vogliono fare i cuochi! E, almeno questo, ben venga!

Prendete i vostri abiti vecchi, oppure i vestiti dei nonni, tante stoffe e tutto ciò che vi viene in mente giochi casalinghie mettetelo dentro ad un grande baule (o anche scatolone). Se ne avete la possibilità mettetelo in prossimità di uno specchio e lasciate che ogni bambino apra la porta alla sua fantasia, al suo far finta, al suo immaginarsi grande o diverso. 

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Perché il gioco simbolico e del “far finta” sono tanto utili per il bambino?

Perché in quel momento elabora e metabolizza quello che del mondo sta piano piano conoscendo.

Lasciate che metta in atto le cose che quotidianamente osserva, che gli fanno paura o che, al contrario, desidererebbe tanto fare. Lasciate che si racconti una storia.

La sua storia.

Una delle tante che potrà raccontarsi.

Purtroppo a noi adulti non e’ più concesso (se non a carnevale, appunto) fingerci diversi da ciò che siamo o dovremmo essere, ma se potessimo per un attimo essere onesti, quanto ci piacerebbe per un giorno avere una bacchetta magica e cambiare le cose che non ci piacciono? Fingerci per un momento anche cattivi o bulli, a dispetto di ciò che siamo nella realtà, concederci di farci anche vedere indifesi e trasformarci, quindi, in ciò che non siamo ma che vorremmo e potremmo essere: un mago, un cattivo, un cucciolo indifeso, una madre premurosa, e tanto tantissimo altro.

E voi, in cosa vorreste provare a trasformarvi per un momento, un giorno o un’ora?