L’angolo delle domande
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“Buongiorno Marcella,
avrei una domanda da farti: i bambini di un anno e mezzo vanno lasciati liberi di colorare ovunque….di sperimentare con il cibo e di svuotare scatole e cassetti …o è meglio limitarli dando loro delle regole?”
Innanzi tutto ringrazio questa mamma così come tutte le mamme che mi scrivono facendomi domande o per rendermi partecipe della crescita dei loro bimbi. Siete per me un continuo spunto di riflessione e stimolo. Grazie.
Il “problema” bambini e regole mi viene posto spesso.
I bambini hanno bisogno di regole e strutture ben definite a cui fare riferimento. Nei primi anni di vita il bambino sente e vive il mondo che lo circonda come un universo che ruota intorno a lui ed essere il centro di questo Universo lo fa sentire come il fautore di tutto ciò che succede. Nel bene e nel male. Sapere che, in realtà, il mondo è formato da “regole” che vengono definite non da lui, ma dagli adulti che lo circondano, rende tutto più accettabile e meno spaventoso.
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Bambini e regole: come fare?
Alcune regole, quindi, ci vogliono e servono al bambino per crescere. Detto questo, però, non ci sono regole standard da seguire. Ci sono le regole che ogni famiglia ritiene importanti. Come tutti sappiamo, ma ci tengo sempre a sottolinearlo, al bambino non giovano i “No” che saltuariamente vengono tramutati in “Si”, specialmente se questo avviene dopo pianti o capricci. In queste situazioni il bambino impara che piangendo può ottenere ciò che vuole e, di conseguenza, riterrà questa modalità di approccio alla regola funzionale ai suoi scopi e la riproporrà all’occorrenza. È più utile fissare poche regole, decise in accordo con gli adulti della famiglia, e portare avanti quelle.
Per cui, per tornare alla domanda della mamma che mi ha scritto, la mia risposta potrebbe essere:
Si, è meglio dare delle regole, ma quali siano queste regole (in casa vostra) lo potete decidere solamente voi!
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Per fare qualche esempio pratico:
- lasciare i bambini liberi di colorare ovunque: ci sono famiglie che adottano colori lavabili o prodotti
simili e lasciano liberi i loro bambini di esprimersi. Se non fate parte di questa categoria valutate cosa sarebbe accettabile per voi: che colori solo al tavolo? Oppure che possa spaziare di più? Potete trovare soluzioni alternative tipo: mettere della carta da pacchi sui muri, nei pavimenti, ecc. e definire che quelli siano gli spazi adibiti a quell’attività. Il bambino imparerà che potrà esprimersi nella più totale libertà all’interno di spazi appositamente definiti.
- Sperimentare con il cibo: questo è un argomento molto controverso. C’è chi è totalmente contrario e poi c’è chi, come me, lo ritiene una parte importante dell’educazione alimentare e dell’approccio emotivo agli alimenti. Lo chiamo approccio emotivo perché, se ci pensiamo, anche noi adulti spesse volte ci avviciniamo o meno ad un determinato alimento per “simpatia” o “antipatia”. Bene, i bambini lo fanno ancor più di noi! Molti di loro, per esempio, dichiarano di non amare la frutta e la verdura ma non sempre questa affermazione dipende realmente dal gusto dell’alimento in questione. Il cibo non è solo gusto è anche olfatto, tatto e vista. Molte volte far avvicinare i bambini a certi alimenti attraverso un canale di sperimentazione differente è decisamente più utile che la forzatura all’assaggio o ancor peggio la rinuncia.
Il gioco, per i bambini, è l’attività conoscitiva ed esperienziale per eccellenza. Sfruttiamola!
- Svuotare scatole o cassetti: idem come sopra, per voi è accettabile? Per evitare innumerevoli “No” che poi si tramutano in arrendevoli “Si” all’ennesimo cassetto svuotato (come svuotata è la nostra pazienza e la nostra forza a rimanere ferme sul No iniziale!) , proviamo a trovare una soluzione che accontenti tutti. Da un lato ci siamo noi e la nostra schiena (che non ne può più di raccogliere la distesa di oggetti che troviamo per terra), dall’altro lato c’è la fase esplorativa del bambino che ha bisogno di continui stimoli. Bene, creiamo cassetti e scatole solo per lui. Il cassetto basso della cucina, il cassetto basso della sua camera, una scatola in sala, ecc. potrete renderli riconoscibili attaccando un adesivo colorato oppure addirittura la foto del vostro bimbo. Questo renderà chiaro che quel cassetto è suo e può frugare e tirar fuori ciò che vuole. Gli altri cassetti sono di mamma e papà e loro non voglio che i loro vengano rovesciati. Questo è solo un esempio, rimane il fatto che la cosa essenziale è che siate voi a decidere le vostre regole.
L’importanza del fatto che siate voi a deciderle è tutta racchiusa in una semplicissima cosa: